Il demone della perfezione by Roberto Cotroneo

Il demone della perfezione by Roberto Cotroneo

autore:Roberto Cotroneo [Cotroneo, Roberto]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Neri Pozza
pubblicato: 2020-04-15T22:00:00+00:00


Era un uomo dell’Ottocento. Ogni volta che veniva fotografato lontano dal pianoforte, posava in modo antico, desueto, con espressioni che sarebbero state perfette per un vecchio banco ottico fotografico o addirittura un dagherrotipo. Era un uomo senza tecnologie. Troppo dentro leve, tasti, corde e martelletti. Era un uomo che si difendeva dalla modernità con una tenacia che non aveva paragoni. Ma soprattutto si difendeva dalle riproduzioni sonore attraverso quelli che un tempo chiamavamo i dischi. Non li amava. Non c’era verso. Sosteneva, e a ragione, che non ci fosse nulla di paragonabile al suono vero dentro quegli altoparlanti che nella sua vita aveva visto perfezionarsi, dal grammofono ai moderni impianti di alta fedeltà. Ma per lui era soprattutto un’alta infedeltà. Non li amava a tal punto da rifiutare un contratto molto importante con la Philips, nei primi anni Sessanta, per fondare quella B.D.M. di cui abbiamo parlato.

Ma il motivo per cui rifiutò l’offerta della Philips era perché in generale non si fidava degli studi di registrazione, e soprattutto forse in cuor suo sapeva bene che le richieste, le ossessioni, la maniacalità delle cose che avrebbe messo in campo a ogni sessione di registrazione sarebbero state forse intollerabili in un ambito professionale come quello del mondo del disco. E non solo. C’era il repertorio da considerare. Questa sua insensatezza. Oggi, quasi a un quarto di secolo dalla sua scomparsa e nel centenario della nascita, sappiamo bene quello che non ci ha suonato. E il ci in corsivo spiega cosa abbiamo perso. Cosa non è rimasto. E quanto sia stato per certi versi imperdonabile che lui non lo abbia fatto. Molti brani venivano messi in programma e poi regolarmente sostituiti. Cambiava idea di continuo. Anche nei programmi di sala dei concerti. Non sapevi mai se avrebbe suonato tutto quello che era scritto, se avrebbe cambiato qualcosa, o se non avrebbe suonato del tutto.

La Philips gli avrebbe chiesto l’integrale di Beethoven? Gli Studi o i Notturni di Chopin? O addirittura i Walzer? È probabile. Ma per ABM ogni incisione era una sofferenza, una innaturalità, un mortificare il suono in solchi microscopici. La B.D.M. era lui stesso, avrebbe potuto fare quello che voleva. E infatti non voleva. E finí che moltissime incisioni da lui non autorizzate cominciarono a uscire sul mercato. E fu un bene, perché possiamo ancora ascoltarlo. Poi dal 1971 con il contratto che firmò con Deutsche Grammophon le cose si fecero piú regolari, solo un po’ di piú, senza esagerare. Ma in generale ha inciso poco. Il resto lo ha lasciato alla vita. Come un uomo dell’Ottocento. Come Franz Liszt, forse il piú grande pianista di tutti i tempi, che possiamo solo sognare e nessuno potrà mai riascoltare.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.